The kindred

 Amanda è una scienziata che conduceva strani esperimenti con l’Emocianina nella sua abitazione. In letto di morte rivela al figlio John di questi progetti, intimandolo di distruggere tutto ciò che troverà in casa sua. Amanda rivela anche l’esistenza di un certo Anthony, affermando sia il fratello del figlio John. John insieme a dei suoi amici studiosi, e una certa Melissa incontrata al funerale della madre, molto affascinata dagli studi di quest’ultima, si dirige quindi verso l’abitazione di Amanda. Con l’intento di dare una bella ripulita e disfarsi di eventuali esperimenti.. ma anche per passare un po’ di tempo con gli amici.. ma ciò a cui stava lavorando Amanda è molto più pericoloso di ciò che sembra .. e pare che anche qualcun altro sia Interessato...

The Kindred purtroppo non è mai stato per noi italiani un grande classico di mezzanotte. Eppure, se i nostri distributori avessero adocchiato questo titolo, nel mercato selvaggio delle vhs, sarebbe diventato, magari su etichetta Domovideo, un piccolo selvaggio gioiello da visione notturna, figlio dell'altrettanto sfortunato Basket case.

Le carte in regola per essere un cultone però c'erano tutte: buoni effetti speciali raccapriccianti, un efficace cast di attori e una bella location, una fattoria brulicante mostri tentacolari, in onore di Lovecraft, sul modello del Stuart Gordon dei bei tempi che furono o di una Empire/Full moon ancora arzilla e inventiva, come col dimenticato Lurking fear di C. Courtney Joyner. Anzi, a dirla tutta, The Kindred aveva dalla sua certa marcia in più rispetto ai tanti fratelli di vhs di metà anni 80: in un panorama in cui l'approssimazione regnava sovrana, l'opera del duo Stephen Carpenter e Jeffrey Obrow spiccava per una cura maggiore nella messa in scena, soprattutto non perdevi il senno a sentire recitare gli attori, male, ma anzi era sorprendente come tutti gli interpreti fossero convincenti, in parte, senza fermarsi sulla quota Rod Steiger che, per forza, nel cast, faceva la parte del leone. Anche le sequenze, non solo quelle horror, lasciavano sorpresi, pure ora nello smaliziato 2023, con un incidente non risolto nell'economico vedo, non vedo, ma ripreso nella dovizia di dettagli spettacolari.



Certo non tutto funzionava, d'altronde siamo per forza nel paludoso mondo delle serie B, soprattutto la storia cozzava non poco sia con il ritmo che con la confezione, troppo lacunosa, troppo piena di buchi e indecisa su come fare proseguire la vicenda senza cadere nel banale. Ci va di mezzo un personaggio interessante e pieno di ombre, come quello di Melissa, interpretata dalla bellissima Amanda Pays, già star della serie Max Hedroom, pochi anni dal suo ruolo più importante, quello della dottoressa Tina McGee dello show superoistico The Flash. La ragazza subisce uno dei rari jumpscare della pellicola, tramutandosi all'improvviso in un ibrido donna/pesce, agonizzante e straziante strascico di una sotto trama lovecraftiana che mai è stata sviluppata con sufficienza. È un peccato perché questa smania di far terminare il prima possibile la pellicola, stretta nei suoi 92 minuti, lascia in sospeso molti interrogativi, spreca il personaggio di Rod Steiger in poche sequenze efficaci ma lasciate un po' così, e soprattutto fa finire l'opera nel peggior modo, in una caciara di esplosioni in cui i buoni vincono e i cattivi, se poi degli esseri usati come esperimenti genetici possono essere etichettati come cattivi, ovviamente muoiono.

Non fraintendetemi, The Kindred è un gran bel B movie, ma, visto le sue potenzialità, poteva essere di più, un Stuart Gordon che gira Re- animator, per esempio, o un Frank Henenlotter che gioca con la natura di Dio creando mostri umani, pericolosi ma amabili come il Belial di Basket case, al quale l'opera del Carpenter meno famoso e del suo socio deve più di un obolo.

Neanche in patria però questo film ebbe vita molto facile: si perse dopo la sua uscita il 9 gennaio 1987 e non uscì in HD almeno fino al 2017 per una serie di problemi insorti dagli incerti diritti della pellicola. Io lo recuperai miracolosamente ad inizio anni 2000 in una bancarella a Parigi, con quel francese imposto dalla vhs locale, e me ne innamorai subito, ma soltanto in tempi recenti, grazie all'apporto del sito cinemazoo, ho potuto gustarmi una traduzione coi controcazzi in italiano visto che The Kindred nella patria della pizza, dei baffi neri e del mandolino è ancora scandalosamente inedito.

È però anche il miglior parto del duo Stephen Carpenter/Jeffrey Obrow che già avevano girato l'interessante slasher The Dorm That Dripped Blood e l'horror azteco The power, cultissimo guilty pleasure del mio cuore, e che separati gireranno cose meno notevoli come Soul survivor – altre vite, confuso teen horror con l'Eliza Dushku di Buffy – l'ammazzavampiri, o il tremendo Bram Stoker's Legend of the Mummy con uno spaesato Lou Gosset Jr.

Andrea K. Lanza



The Kindred

Anno: 1987

Regia: Stephen Carpenter, Jeffrey Obrow

Interpreti: David Allen Brooks, Amanda Pays, Rod Steiger, Kim Hunter, Talia Balsam, Timothy Gibbs, Julia Montgomery, Peter Frechette

Durata: 93 min./ USA



Commenti

Post popolari in questo blog

Notte horror 2023: La casa 5 (Beyond Darkness)

Notte Horror 2023: Dovevi essere morta

Luca il contrabbandiere