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Visualizzazione dei post da giugno, 2023

Pericolosamente vicini

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  Questo film, ricco d'azione e di suspense, racconta la storia di un gruppo di studenti che si fanno chiamare "The Sentinels". Inizialmente, il corpo di vigilanza viene formato per "proteggere" la scuola da studenti non "desiderati",  ma poi il clima di violenza è tale che gli eventi prendono il sopravvento e sarà il gruppo a dimostrarsi pericoloso. Infatti sempre più studenti scompaiono e vengono trovati morti... (Trama sul retro della vhs) Fin dalla biografia riportata su imdb, salta all'occhio il paragone tra il regista hawaiano Albert Pyun e il re del brutto film Ed Wood . Paragone che, tra l'altro, ci sembra gratuito anche perchè, senza nulla togliere al genio, a volte neppure tanto involontario, del papà di Plan 9 , Albert Pyun , pur con i suoi pesanti scivoloni artistici, è stato un regista interessante. Interessante però non significa bravo, anche se, ad essere sinceri, almeno un pugno di pellicole sono davvero molto buone, sopratt

Meridian

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  Voi che pel mondo gite errando vaghi di veder meraviglie alte et stupende venite qua, dove son facce horrende, elefanti, leoni, orchi et draghi. La suggestione del parco dei mostri di Bomarzio fa da cornice ad uno strano film girato dal regista/produttore Charles Band per la sua Full Moon . Il progetto è ambizioso e velleitario rispetto allo standard da basso exploitation che la casa produttrice fino ad allora ci aveva abituato. Si parte dalla favola di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont (riduzione di una versione più lunga e meno celebre della stessa ad opera di Madame Villeneuve ) sull'amore impossibile tra la pura e affascinante Belle e la deforme e romantica Bestia , per confezionare un film atipico, sempre in bilico tra sogno e realtà, dalla forte componente erotica, quasi una fiaba per adulti.  Il modello filmico è certamente Jean Cocteau e il suo La belle e la Bete del 1946, ma il gran lavoro di make up sulla creatura mostruosa (quasi sei ore di trucco) anticipa

976 - Chiamata per il Diavolo 2 - Il Fattore Astrale

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976 - il fattore astrale è indubbiamente  un brutto film è vero, ma n ella sua bruttezza ha un certo fascino. Siamo davanti ad  un horror rozzo e divertente, folle e a suo modo anarchico per come capovolge il plot del primo capitolo. D i certo non si tratta di un capolavoro, bisogna abbassare di molto le pretese ha nel vederlo: se ci si aspetta un'opera definitiva del genere horror o anche solo uno spettacolo ben scritto, è meglio passare oltre. Sia dato atto però a Wynorski , nei limiti di una serie B senza pretese, di non girare male, di essere ancora, prima della sciagura Vampirella , un ottimo artigiano. Il film inizia subito bene, senza fronzoli ci porta in un bagno di una palestra dove un'avvenente ragazza sta facendo una doccia dopo una nuotata in piscina, in una citazione neanche troppo sotterranea di Suspiria e Il bacio della pantera . Cinema alto quindi che viene cannibalizzato dal cinema più basso. Per rimarcare siamo in una produzione di serie B la giovane most

La notte della cometa

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 Se si pensa all'apocalisse zombi la mente vola sicuramente verso i classici film di Ge orge A. Romero : plumbei, violenti e senza speranza. Certamente non si pensa a Le ragazze di Beverly Hills ( Clueless ), classico del 1995 , scritto e diretto da Amy Heckerling con una magnifica Alicia Silverstone o alle follie teen queer di Ryan Murphy nello sfortunato Scream Queen . La notte della cometa arriva ben prima di questi cult, prima dell'horror disimpegnato di Buffy l'ammazzavampiri , del quale sembra fungerà da modello, prima della rivoluzione pop frivola che gli anni 90 chiederanno come tributo al ben più plumbeo decennio precedente, quello dello splatter e della carne che muta. Siamo nel 1984 e Thom Eberhardt scrive e dirige il suo capolavoro. Lo stesso anno terminerà l'ìnteressante Ragnatela di morte , una sorta di Final destination ante litteram, ma è con L a notte della cometa che lascerà ai posteri il suo parto più bizzarro e entusiasmante. Tutto nacque, l

Tragica notte al Bowling

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  Tre collegiali, nel tentativo di spiare il rito d'iniziazione di una confraternita femminile vengono scoperti ed obbligati a diventare parte integrante del rito stesso. Così i baldi giovani, assieme alle fanciulle, per superare la prova devono entrare nottetempo in un sala da bowling per rubare un trofeo. Sfortunatamente all'interno dell'oggetto in questione è imprigionato un demonietto che, inavvertitamente liberato, si presenterà cordialmente ai giovani invitandoli ad esprimere un desiderio ciascuno, che lui esaudirà magicamente. Purtroppo però i desideri finiranno per rivoltarsi in modo orribile, contro chi li ha espressi. La visione di questa pellicola è difficile, ostica, a tratti simile, per senso di inerzia e impotenza, alla più sottile tortura cinese. Eh si, perché se è vero che esistono poche cose letali come un film di David Decoteau nuovo, ci dimentichiamo i film di Decoteau degli esordi! Difficilmente ricordo di una cosa talmente brutta come il suo Dreaman