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La tomba

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Probabilmente ci sarà oggi un fuggi fuggi generale nel leggere questo titolo. La tomba. Ai più, soprattutto i lettori dai capelli ancora scuri, tornerà (forse) alla memoria un terribile film italiano di inizio millennio, girato da un Bruno Mattei in fase creativa terminale, un baraccone di luci laser e cartapesta da fare invidia all'attrazione egizia di Gardaland . Ecco lì si poteva trovare tutto il peggio del cinema horror italico condensato in una sola pellicola tra il miserabile e il commovente, il tentare di fare un film anche con un digitale da porno casalingo, l'aggrapparsi ad un passato glorioso di luci e cottillon quando il presente è povertà e gas staccato. Bruno Mattei resterà nei nostri cuori per Virus o altre riuscite follie horror, ma non di certo per La Tomba . State comodi comunque, tirate un sospiro di sollievo e riprendete i pop corn da terra. Oggi si parlerà di un'altra La tomba . Dobbiamo fare un passo indietro e torniamo ad inizio anni 80, il meravigl

Chi è entrato nella mia casa?

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 Si  legge sul retro della vhs di Chi è entrato nella mia casa? (1987):  "Dopo La casa di Helen e Chi è sepolto in quella casa? il terzo film dallo stesso produttore". Si come no. Il creatore dei 2 The house era Sean S. Cunningham , regista di un pugno di horror, thriller e vacanzieri non male, tra i quali Venerdì 13 , inutile dire che con questo film non ebbe niente a che fare. Come d'altrocanto il vero produttore, Louis Georg e (segnato sulla vhs come regista!), fece, nella sua breve carriera, poche cose, di scarso interesse, e mai al livello di un horror pieno di effetti speciali come Chi è sepolto in quella casa . Un The house 3 fu girato davvero però da James Isaac , su produzione naturalmente di Sean S. Cunningham , ed uscì da noi come La casa 7 , nel 1989. Non era di certo Chi è entrato nella mia casa? però. Per fortuna aggiungo. La vhs Playtime di Slaughterhouse rock (titolo originale dell'opera) per anni fu una chimera ambita. La copertina con una

Luca il contrabbandiere

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La rinascita di Lucio Fulci dalle ceneri di un pugno di flop era appena avvenuta con Zombi 2, poco per renderlo un maestro dell'horror splatter, ma molto presto sarebbero arrivati capolavori come Una villa accanto al cimitero , Paura nella città dei morti viventi e L'aldilà . Prima però Fulci si prende un periodo di pausa: gira il tv movie Un uomo da ridere tratto da Pirandello con un ritrovato Franco Franchi , poi si butta a pancia sotto questo strano film, non un horror, si badi bene, ma non dissimile da un horror. Il titolo originale era Violenza , e calza a pennello, più dell'anonimo Luca il contrabbandiere , anche perché è la violenza a farla da padrone in una Napoli mai ritratta con occhio tanto spettacolare.  Il cinema di crudeltà autardiana è al suo massimo, ancora prima di essere il marchio di fabbrica del regista, si pensi alla scena terribilmente lunga dello stupro di Ivana Monti ascoltata da un impotente Fabio Testi : l'uomo non si dispera, sgran

Notte horror 2023: La casa 5 (Beyond Darkness)

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Continua il contributo di Malastrana rated X al giro di blog illustri dedicati a Notte Horror. Come l'altro appuntamento devo cedere il posto al fido Domenico Burzi che di certo non vi deluderà. È tempo di Clyde Anderson, o meglio Claudio Fragasso , con La casa 5, un horrorazzo non disprezzabile su streghe vestite da spose nere e il diavolo che fa tanto L'esorcista. Peggio di La casa 4 ma meglio della 3 del compianto Umberto Lenzi , ma di certo nulla a che spartire con Evil Dead e Sam Raimi . Seguirà in seconda serata su La bara volante dell'amico raptor Cassidy , il lovecraftiano Re- animator 2 . Con questo è tutto. Arrivederci al prossimo anno.  Andrea K. Lanza Chi si ricorda di “ Notte Horror ” non può non amare (o detestare) la “C” gigante a forma di falce stampata sui titoli della filiera di sequel apocrifi appiccicati al successo del film di Raimi. Personalmente, ho una predilezione tutta particolare per La Casa 4 di Laurenti, ma il film di Fragasso, qui co

Trucks (Trasporto infernale)

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Trucks di Chris Thomson è quella fregatura incredibile che ti colpisce per la tua ingenua disattenzione. Magari, e dico magari, da bambino hai visto in tv Brivido ( Maximum Overdrive ) di Stephen King , nel quale un gruppo di camion ribelli, capitanati da un grosso cingolato con la facciona del Goblin de L'uomo ragno , teneva sotto assedio un gruppo di persone all'interno di una stazione di servizio. Magari, e dico magari, da bambino hai pensato " Che figata questa storia! ": le macchine che si ribellano, la cometa che fa impazzire la tecnologia, le battute fighe, la musica degli Ac Dc erano rock 'n roll.  D'altronde la prima e unica regia del Re non era male per davvero, piena di ingenuità certo, ma divertente, ben ritmata, un B movie ignorante e gagliardo che ti soddisfaceva come un grasso e malsano Big Mac, fanculo la dieta.  Quindi quando hai acquistato questo film in dvd o l'hai visto quel lontano 22 giugno del 1999 , proprio su Notte horror , magar

La notte di Halloween

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  Jack Bender è famoso soprattutto per essere stato uno degli artefici, con J. J. Abrahams , del cult televisivo Lost. Eppure il nostro nella sua carriera ha fatto molto altro: gli appassionati del genere horror ricorderanno principalmente il grazioso La bambola assassina 3 , ma Bender ha spaziato in ogni filone, prediligendo come mezzo il piccolo schermo, firmando ben 73 prodotti tra tv movie dei generi più disparati ed episodi di telefilm famosi come Falcon Crest , Alias o La famiglia Bradford . Stando a sentire gli appassionati le sue regie sono tra le migliori e più cinematografiche della televisione. Nel 1985, anno di questo La notte di Halloween ( Midnight hour ), Bender aveva alle spalle come lungometraggi una commedia romantica, In Love with an Older Woman , interpretata da John Ritter e Karen Carlson , l'adolescenziale Two Kinds of Love con il Ricky Schroeder di I l mio amico Rick affiancato da un Peter Weller non ancora Robocop e dalla Lindsay Wagner di L

Spiritika

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Durante un party per festeggiare Linda e Jim due giovani innamorati, Brandon, un universitario ex fidanzato di lei, porta con sé una misteriosa tavoletta con alfabeto e numeri: si tratta della "ouija", destinata agli amatori e dilettanti di spiritismo. Brandon e Lisa in coppia evocano così lo spirito di David, un bambino di sette anni, morto anni prima in un incidente. Questo fatto piace assai poco a Jim, tra l'altro gelosissimo di Brandon, con il quale c'era tuttavia stata una amicizia fraterna fin dall'infanzia. La tavoletta di legno resta per caso in casa di Linda, che comincia, questa volta da sola, a cercare la compagnia dello spirito. Da allora hanno inizio non solo cose strane (vibrazioni, oggetti che si muovono) ma fatti luttuosi (nel cantiere edile in cui Jim lavora, un giovanotto suo amico muore schiacciato da un pesante lastrone di marmo, i cui legamenti sono stati recisi da un'ascia). Kevin S. Tenney è stato uno dei nomi più importanti dell'h