Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2023

La casa in Hell Street

Immagine
Christie non vede di buon occhio la relazione matrimoniale fra la madre Karen e il patrigno Paul, ma la situazione precipita quando la ragazza si convince che l'uomo voglia mettere in atto un terribile piano: uccidere Karen per ottenerne poi il patrimonio. Cattiva alchimia: un matrimonio che all'apparenza sarebbe dovuto essere perfetto e che invece genera incomprensioni e litigi. La casa in Hell street è questo. Una cattiva alchimia tra lo sceneggiatore Tom Holland e il regista Michael Winner . Due talenti che insieme non quagliano, ognuno con un'idea diversa di cinema in un film che per forza di cose è un fallimento. Certo, a rivederlo ora, dopo 29 anni, Scream for Help è palesemente un brutto film: dialoghi non eccelsi, situazioni assurde e attori che non riescono a creare la giusta empatia, soprattutto la giovane protagonista, Rachael Kelly . Proprio non ti capaciti a trovare qualcosa di buono, quel “genio” che Tom Holland dice esserci stato nel suo script originale.

Don't Panic (Dimensiones ocultas)

Immagine
Con Don't Panic emerge, nel campo del cinema horror, il talento inespresso di Rubén Galindo Jr. , autore di un interessante ma fallimentare Cementerio de terror . È la terza regia del nostro con Enemigos a muerte , uno strano ma entusiasmante dramma dalle tinte noir, violento e citazionista, un'opera molto diversa dal traballante esordio. Don't panic non è solo un horror sulla scia di Spiritika, di un anno precedente, ma un film dalle incredibili intuizioni visive. Ritmo velocissimo, una mdp che si muove indiavolata, una fotografia di Miguel Araña e Daniel Lopez che, al pari di un Michael Mann votato alla serie B, diventa eccezionale soprattutto nelle riprese notturne, riescono a bilanciare le prove non eccelse degli attori, ma soprattutto una sceneggiatura, scritta dallo stesso regista, che arranca di cliché. La frase di lancio “ Dimenticatevi Freddy e Jason. Virgil è il nuovo incubo in città ” fa nettamente capire quali sono gli intenti del regista: la creazione di

Ladrones de Tumbas

Immagine
Rubén Galindo Jr. e Carlos Valdemar , la stessa coppia a delinquere di Cementerio del terror , scalcagnato ma volenteroso tentativo di fare uno slasher soprannaturale in Messico, tornano a collaborare con questo Ladrones de Tumbas , conosciuto all'estero come Grave Robbers . Molto molto meglio, possiamo dire. La sceneggiatura ovvio è sempre una scemeggiatura, ma nelle logiche di una serie B gagliarda con molte idee, tanto divertimento per chi guarda e una solida realizzazione. Se Cementerio de terror era palesemente il film d'esordio di un giovane regista che ancora si aggirava spaurito e incapace sul set, Ladrones de Tumba è un'opera più matura, più consapevole e capace, pur senza essere girata in Texas , di essere concorrenziale con gli horror statunitensi. Siamo in quel magico periodo, gli anni 80, e si respira completamente quell'aria magica di frizzantezza di idee, di sperimentazione, di follie mangiate e riciclate con la salsa splatter a condire tutto. Siamo in

Cementerio del terror

Immagine
Ad Halloween, un gruppo di studenti di medicina ruba il cadavere di un serial killer da un obitorio e lo resuscita dalla morte, mettendo inavvertitamente se stessi e un gruppo di bambini del vicinato in pericolo. Cementerio del terror è uno dei tanti (troppi) film horror non giunti da noi in Italia. Ne parla abbastanza bene Nicola Pezzella nel suo Il soprannaturale e il fantastico nel cinema messicano , tomo edito da Profondo rosso nel 2019: “ Si tratta, comunque, del classico film da cineteca per il vero cinefilo dell'orrore ” scrive il saggista facendo ovviamente notare i difetti di una pellicola che viene penalizzata soprattutto da una disastrosa sceneggiatura. Purtroppo il nostro è fin troppo generoso con un horror che ha quasi tutti difetti e ben pochi pregi. Si percepisce l'amore per il nostro cinema italiano del terrore, soprattutto per i capolavori splatter di Joe D'amato , tra tutti il suo Antropophagus , ma anche e soprattutto per Lucio Fulci con un finale che r

La maledizione di Erika (Lady Terminator)

Immagine
In un antico paese d’ oriente una regina chiamata “La Regina dei Mari del Sud”, soddisfaceva la propria libido consumando gli uomini ed evirandoli a fine rapporto. Una volta sconfitta, il suo spirito, possiederà una giovane vergine e la renderà un’ essere sovrumano immune a qualsiasi arma, dalla forza di 10 uomini e dagli occhi a raggi laser. La neo “terminator”, cercherà così la discendente dell’ eroe che sconfisse la regina anni e anni prima, ovvero Erica, una giovane cantante da locale notturno che avrà la fortuna infinita di essere protetta da un tenace poliziotto. ( Cinemazoo ) Esistono visioni scellerate che mai penseresti vedere spuntare fuori dall'inferno delle vhs e che invece fanno capolino anche nel mercato dei dvd con la pulizia dell'immagine che fa invidia alle produzioni più ricche. La maledizione di Erika (o Lady Terminator ) è stata restaurato dalla Oblivion Grindhouse in un disco magnifico che manda in pensione le precedenti edizioni in videocassetta della