Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2023

Funnyman

Immagine
Nei primi anni 90 usciva davvero di tutto in vhs, e per assurdo le cose più interessanti restavano inedite, molte volte in una strana concezione di quantità che prediligeva la qualità. Per la CVC/RCS , uscirono molti film dai generi più disparati, polizieschi con divi tv come Luke Perry , erotici glamour come le produzioni Playboy e Zalman King , e naturalmente horror di fattura più o meno pregiata, tra i quali spiccava il demoniaco La regina dell'inferno di Dominique Othenin-Girard e gli interessanti Warlock con Julian Sands .  Erano titoli gettati un po' a casaccio nel calderone videoludico dei bollenti anni 90, una decade dove l'horror di qualità cominciava a scemare, e anche i maestri consacrati del genere cercavano di riciclarsi altrove. Furono gli anni di Pronti a morire , surrealista cartoon western di Sam Raimi , di John Carpenter e di un imbelle uomo invisibile, di Wes Craven e dei cento violini suonati a forza di Oscar mai vinti, di Peter Jackson e del po

L'albergo in Vincent Street

Immagine
  L'albergo in Vincent Street non è proprio un film amato. Le recensioni su imdb, ma anche dei critici che lo videro all'epoca sono concordi a definirlo “ridicolo”, “poco riuscito” e, con l'unico pregio di avere portato a segno, “un bel colpo di scena finale”. Invece questa pellicola si rivela essere un solido thriller d'azione, non dissimile come idee da La casa in Hell street di Winner / Holland , soprattutto per quel “lepre” che vede la protagonista passare da vittima a cacciatore. Con esiti cinematografici decisamente migliori, aggiungiamo. Più di un debito ovviamente lo si paga al classico Terrore cieco ( See No Evil ) di Richard Fleisher con una strepitosa Mia Farrow nei panni di una non vedente in balia di un misterioso assassino nella sua grande villa. Qui invece abbiamo una più modesta Shelley Hack nei panni di una receptionist inell'albergo de l titolo ital i an o, una stru ttura caduta in disgrazia e da l ì a poco per essere abbattuta. Sullo sfond

Breakfast with Dracula - Vampiro a Miami

Immagine
 F abrizio De Angelis è stato una figura cardine per il nostro cinema di genere alternando la carriera di produttore con quella di regista. Grazie a lui abbiamo avuto grandi classici horror diretti da Lucio Fulci , L'aldilà -  E tu vivrai nel terrore , Quella villa accanto al cimitero e Zombi 2, la trilogia di Castellari sui guerrieri del Bronx, e, persino, il Napoli Violenta di Umberto Lenzi . Come regista si è firmato il più delle volte con uno pseudonimo, quando gli pseudonimi anglofoni erano necessari negli anni 80 per portare al cinema il pubblico, girando per la maggior parte buonissimi prodotti d'imitazione americana. Sotto il nom de plume di Larry Ludman diresse la trilogia di Thunder con il femmineo culturista Mark Gregory , ripoff non senza fantasia di Rambo, il western moderno Cane arrabbiato con il figlio del Duca John , Ethan Wayne , l'action testosteronico Impatto mortale e la serie infinita de Il ragazzo dal kimono d'oro , suo titolo più di su

The kindred

Immagine
  Amanda è una scienziata che conduceva strani esperimenti con l’Emocianina nella sua abitazione. In letto di morte rivela al figlio John di questi progetti, intimandolo di distruggere tutto ciò che troverà in casa sua. Amanda rivela anche l’esistenza di un certo Anthony, affermando sia il fratello del figlio John. John insieme a dei suoi amici studiosi, e una certa Melissa incontrata al funerale della madre, molto affascinata dagli studi di quest’ultima, si dirige quindi verso l’abitazione di Amanda. Con l’intento di dare una bella ripulita e disfarsi di eventuali esperimenti.. ma anche per passare un po’ di tempo con gli amici.. ma ciò a cui stava lavorando Amanda è molto più pericoloso di ciò che sembra .. e pare che anche qualcun altro sia Interessato... The Kindred purtroppo non è mai stato per noi italiani un grande classico di mezzanotte. Eppure, se i nostri distributori avessero adocchiato questo titolo, nel mercato selvaggio delle vhs, sarebbe diventato, magari su etichetta

Alla radice del male

Immagine
  La scienza il bene, il male è il mutante (Dal retro della vhs) Sulla Fullmoon di Charles Band ci eravamo già soffermati con l'interessante Shadowzone e ci ritorneremo molte altre volte visto l'infinità di titoli che non sono mai sbarcati in altri formati oltre la vhs. Questo Alla radice del male è uno dei tanti titoli usciti a inizio anni 90 dal basso profilo e pieni di terrificanti pupazzoni di peluche a fare la variante horror dei film sui Muppets . Però questo non significa che l'opera di Peter Manoogian , artigiano dalla più interessante carriera come assistente regista, sia brutta, è soltanto un onesto e indolore B movie senza pretese.  La storia ricalca pesantemente il capolavoro L'invasione degli ultracorpi di Don Siegal (e per forza anche il bellissimo remake Terrore dallo spazio profondo di Philippe Kaufman ) con una cittadina dove, a seguito della caduta di un meteorite, le persone cominciano a comportarsi diversamente, come se qualcosa li avesse p

Shadowzone - La linea mortale

Immagine
La Full moon è la casa produttrice che sorse sulle ceneri della defunta Empire per volere sempre del suo pigmalione Charles Band . Purtroppo non ebbe la capacità di  eguagliare i capolavori del periodo precedente, nessun Re-animator o Dolls a spiccare, ma, almeno nel primo periodo, produsse cose abbastanza gradevoli come la versione erotica de La bella e la bestia , Meridian , o appunto questo S hadowzone - La linea mortale. L'impossibilità di arrivare ad un'eccellenza è forse da imputare alla mancanza di registi/autori o comunque di registi, come  Stuart Gordon, che, negli anni 80, furono capaci di fondare una vera e propria scuola, imitata in tutto il mondo, del low budget, con film spettacolari e violentissimi, non secondi a nessuno per la fantasia. Nella Full moon lavorarono un sacco di artigiani come il J. S. Cardone di questa pellicola o come il prezzemolino Ted Nicolau, capaci di portare a casa uno spettacolo ben confezionato, ma senza quel guizzo da rendere il

Zipperface - faccia di cuoio

Immagine
Incredibile come Zipperface sia quello sbaglio incredibile che mai ti aspetteresti da un thriller/horror che sfoggia con vanto una copertina di un certo impatto. Da noi arrivò in sordina, come l'ultimo figlio della serie B, in vhs e da lì non fece più nessuna evoluzione, nessun salto verso il mercato dvd. Misero misero, probabilmente con due o tre noleggi alle spalle e il futuro in qualche cestone a meno di 5 mila lire. Nei primi anni 90, lo vedevo prendere polvere sugli scaffali delle tante videoteche che frequentavo. Eppure, come detto, la copertina era molto buona, faceva il suo sano lavoro di horrorazzo morboso con una donna in lingerie sullo sfondo di un viso mascherato in latex. Le frasi di lancio negli States suonavano così: “ Dalla morte della notte arriva il volto del puro terrore ” oppure “ L'ultima viso che vedrai sarà il suo ”. Forte, no? Però, sinonimo di truffa, era il sottotitolo italico “ Faccia di cuoio ” che non poteva non ricordare il Leatherface di Non apr

Psycho 2

Immagine
  Attenzione questa recensione potrebbe contenere spoiler sull'identità del killer. Prima di leggerla vi consiglio di vedervi il primo Psyco di Alfred Hitchcock per non rovinarvi la sorpresa finale. Fino ad allora l'assassino per voi sarà lei, Norma Bates. Buona lettura Riprendere le fila di un capolavoro, soprattutto se si parla dello Psyco di Alfred Hitchcock , ha qualcosa di così sottilmente masochista da assomigliare al suicidio kamikazen. Ovvio che ci si attiri così la folta schiera dei fan, dei vari "Che schifo", "Che vergogna" e giù di pomodori marci perché niente e nessuno sarà come il passato. Eppure a 22 anni dal primo (inimitabile) film quest'operazione non riuscirà male, anzi sarà un grosso successo commerciale tanto che si apriranno le porte (ormai scricchiolanti) del Bates Motel per ben 2 seguiti e un pilot tv, purtroppo non così fortunati ad incassi come questo. Quello che colpisce in Psycho 2 (nella titolazione italiana è tornata l

Supermarket horror

Immagine
Jim Wynorski ha girato quasi un centinaio di film e la maggior parte della sua produzione è facilmente dimenticabile tra brutte versioni live di fumetti di culto ( Vampirella ), pessimi action pronti per Rai 2, e orribili film horror e e scifi dalle tette facili. Chopping mall (da noi Supermarket horror ) non appartiene a queste categorie, fortunatamente, ed è una pellicola graziosa e splatter il punto giusto. D'altronde si tratta dell'opera seconda del regista, probabilmente ancora un giovanotto pieno di sogni e belle speranze, ben lontano dal disincantato mercenario delle produzioni usa e getta future. Il film può vantare il nome del grande Roger Corman come produttore esecutivo ed ha, nel suo plot, tutto lo scellerato genio dei film a basso budget anni 80 che tanto facevano grande le piccole produzioni del periodo. Fu girato al Beverly Center e alla Sherman Oaks Galleria (un centro commerciale nel distretto di Sherman Oaks) di Los Angeles con un budget di circa 800.000 d